Francesca Sollai

Psicologia delle migrazioni e Intercultura

Psicologia delle migrazioni e Intercultura

Attività rivolte a chi vive l’esperienza della migrazione e/o appartenenze culturali
differenti. Progetti di promozione delle relazioni interculturali.

Oltre all’attività clinica in studio, porto avanti l’impegno e la passione per la psicologia nell’ambito
delle migrazioni e delle relazioni interculturali, in cui nel corso degli anni ho maturato esperienza specifica. Ho collaborato con diversi enti e associazioni per la realizzazione di attività volte alla conoscenza e al rispetto delle differenze culturali e alla integrazione tra culture differenti. Ho svolto docenze in corsi di formazione rivolti a psicologi, mediatrici linguistico-culturali e operatori sanitari e del terzo settore. Ho preso parte a progetti di empowerment delle donne migranti, sostegno della genitorialità in migrazione, accoglienza di minori stranieri non accompagnati,
integrazione interculturale a scuola e supporto alle “seconde generazioni”.

Psicologia delle migrazioni e Intercultura

Comprendere e tenere insieme aspetti delle diverse culture

La migrazione come
esperienza psicologica

La migrazione richiede sempre un atto di coraggio, quello di lasciare le persone e i luoghi cui si è legati, le proprie certezze, i propri riferimenti, per andare in un posto nuovo, di cui spesso si conosce poco al momento dell’arrivo, e in cui ricreare un proprio equilibrio a
partire dalla conoscenza di una lingua e una cultura differenti da quelle di origine.
La migrazione ha un forte impatto sulle persone, sul loro funzionamento psicologico e sulle loro relazioni.
A seguito della migrazione gli individui spesso attraversano un periodo di spaesamento. L’esperienza migratoria può accompagnarsi a profondi vissuti di perdita, solitudine, nostalgia, tristezza.

 

Il tempo necessario per costruire nuovi equilibri e forme di adattamento è variabile e può essere legato a diversi aspetti tra cui le caratteristiche di personalità, il progetto migratorio, le condizioni socio-economiche,
il grado di accoglienza percepito da parte degli autoctoni, la presenza di legami affettivi e sociali che possono fornire supporto.Coloro che nel tempo elaborano la propria esperienza migratoria, possono trarne vantaggi da un punto di vista psicologico maturando maggiore autoconsapevolezza, flessibilità, capacità di adattamento e di superamento delle difficoltà, sviluppando modalità personali e funzionali per vivere all’interno di riferimenti linguistici e culturali differenti.